ORGANIZZAZIONE PUNTI - PAGINA 1

30 gennaio 2007
Organizzazione dei punti: pagina 1, prima riga


Prima di tutto osserviamo il foglio

  • In questa scheda ci sono tanti pallini di dimensioni più grandi, più piccole.
  • Sembra geometria
  • Ci sono riquadri piccoli medi e grandi.
  • Si devono collegare i punti in modo da fare delle forme che sono al primo disegno.
  • Non solo al primo.
  • Bisogna fare col lapis delle linee che formano quadrati e triangoli.
  • Questi puntini che sono già stati uniti ti dicono.
  • Questi puntini sono messi in diverse posizioni.
  • Ci sono due schemi , nel primo va fatto un quadrato e un triangolo, nel secondo un quadrata e due triangoli.

Guardiamo bene il primo riquadro: che cosa ci possiamo fare?

  • In questi riquadri bisogna costruire delle forme
  • Unire i puntini per fare le figure
  • Le stesse forme che ci sono nel disegno le devi rifare collegando i punti
  • I punti sono sparsi e siccome sono sparsi noi bisogna immaginare le forme
  • Se non lo fai sbagli , se invece rifletti vengono le forme giuste.

Adesso con il lapis provate a fare solo il primo riquadro

  • Qualcuno ha collegato tutto nel modo sbagliato e ha fatto un pasticcio perchè non ha immaginato e riflettuto prima di fare le linee.
  • E più facile perchè le forme sono le stesse
  • Io invece ho capito che era facile perché ci sono dei punti più grossi e dei punti più piccoli.
  • Vogliono farci capire che i punti grandi vanno collegati insieme e formano un quadrato
  • I punti più grandi sono un aiuto
  • Sono un punto di riferimento.
  • In alcuni riquadri ci sono solo i punti piccoli.

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febbraio 2007
Organizzazione dei punti: resto della pagina 1



Breve riepilogo delle scoperte fatte anche attraverso i tentativi falliti.

Ci sono nella vita reale dei momenti nei quale è importante riflettere?

  • Quando fai la lezione
  • Io ho fatto le forme senza nemmeno pensare e ho fatto bene!

Cerchiamo di capire

  • Tu sempre pensi, però se c’è una cosa facile, lo sai subito.
  • Alcuni ci mettono un po’ meno tempo e altri ci mettono di più.
  • Io ho avuto bisogno di più tempo.

Ritorniamo alla domanda di prima: Ci sono nella vita reale dei momenti nei quale è importante riflettere?

  • Quando c’è un gioco nuovo chiede ad uno che lo sa fare.
  • La mia mamma non sapeva come cucinare una cosa e io gliel’ho detto
  • Io voglio andare a chitarra, mi informo
  • Se devi risolvere un indovinello, qualcuno ti dà un indizio e poi ci riesci.
  • Un bambino non sa il significato di una parola e usa il vocabolario.
  • Un bambino deve costruire qualcosa, non sa come fare e legge le istruzioni
  • Quando per la strada chiedi a qualcuno per sapere dove andare .

Se c’e un aiuto ci conviene sfruttarlo?

  • E quando qualcuno non vuole l’aiuto?
  • Sbaglierà

Fate la seconda e la terza riga, poi faremo le osservazioni

  • Maestra io le ho già immaginate!

Quale metodo e strategie avete usato?

  • Io prima faccio il gesto senza scrivere, poi se va bene lo scrivo
  • Io sfrutto l’aiuto dei punti grandi poi osservo bene i triangoli
  • Dopo aver immaginato uso il lapis leggero leggero , se va bene ci ripasso.
  • Io ho scoperto che all’inizio sono facili ma andando avanti sono sempre più difficili e quindi è necessario immaginare prima di fare.
  • maestra ma ci possono essere anche dei tranelli?
  • Una bambina che ha finito dice di no.

Quali strategie avete usato?

  • Mi sono immaginata i punti, ho pensato e dopo ho disegnato
  • Prima abbiamo pensato, poi se hai capito qualcosa lo fai.
  • Ho guardato i punti ho provato a collegare i punti grandi per costruire il quadrato, poi ho guardato i punti ne ho scelto uno a caso e nella mia immaginazione li ho collegati per costruire il modello
  • Io ne ho sbagliati tanti
  • Prima guardo il modello, poi i punti, e cerco il quadrato. I triangoli sono più difficili, possono venire più grandi e più piccoli. Sono rimasti meno punti, riguardavo il modello, prima facevo leggero col lapis.
  • Per vedere se ho fatto bene controllo col modello.

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6 marzo 2007
Organizzazione dei punti: pagina 1


La pagina viene riproposta dopo una conversazione dove sul tema "A cosa serve il lavoro sull'organizzazione dei punti? A chi non piace e a chi piace?


Facciamo di nuovo la pagina 1. Ricordate di tracciare le linee solo dopo avere costruito nella vostra mente l’immagine virtuale.

Alcuni bambini continuano a fare velocemente il lavoro.
Decidiamo di procedere con calma completando un riquadro alla volta.

Un bambino ha avuto bisogno di cancellare. Come si può evitare?

  • Abbiamo imparato a unire con calma senza pigiare troppo così, se devi cancellare , la traccia che resta non ti disturba.

In quali situazioni di gioco a casa o a scuola dovete affrontare una situazione simile a questa ?

  • Quando ricalco qualcosa usando la carta lucida devo andare con calma e non pigiare troppo.
    Quando, con le costruzioni devo fare una casa uguale al modello, io la faccio ma devo seguire il modello.

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13 marzo 2007
pagina 1


Come si fa a non dover usare la gomma per cancellare?

  • Scrivi solo quando sei sicuro
  • Pensare prima di scrivere
  • Guardare bene i punti e memorizzare come collegarli
  • Immaginare i punti uniti.
  • Prendere solo il lapis
  • Passare sopra prima con le mani così la maestra ci dice se va bene.
  • Andare piano, non avere fretta, per essere precisi.
  • Ridisegnare sopra un altro foglio tutti i punti come nella scheda, poi se va bene ricopiare

In quali situazioni sia di gioco che della vita non possiamo ritornare indietro?

  • Quando tu fai un disegno con il pennarello.
  • Quando dico una parolaccia
  • Quando devo incollare una cosa per aggiustarla
  • Se fai un disegno con il colore, se ne spruzzi troppo
  • Nella battaglia navale bisogna dire le coordinate , se sbagli, non puoi più tornare indietro

Nei giochi:

  • Per esempio quando uno vuole vedere il DVD e lo rompe non può più vederlo.
  • Quando vado sui pattini se cado mi faccio male
  • Io di solito quando vado a equitazione e casco
  • Devo stringere bene la sella non devo stringere troppo le gambe ecc

Nella vita quotidiana:

  • Quando tu vai in macchina e fai un incidente non puoi più tornare indietro.
  • Quando andavo in bicicletta, andavo forte e sono caduto, ho preso una botta.
  • Quando sono scivolata sul ghiaccio perché c’era l’acqua
  • Una volta ho rotto un CD dei giochi della play –station.
  • Quando chiudi la porta e ti restano le dita nella porta.
  • Quando esci di casa, chiudi la porta e lasci le chiavi in casa.
  • Mi sono seduto e senza accorgermene, ho rotto una lucine della bici che avevo messo lì.

Date dei consigli ai bimbi che, pur avendoci provato, ancora trovano difficoltà a organizzare i punti, pensano che non ci riusciranno mai e non amano fare questo lavoro:

  • Almeno provateci
  • Concentratevi.
  • Io vorrei prima fare una domanda: -Ma voi vi impegnate? - Sì! - Allora vuol dire che non vi impegnate abbastanza.
  • Anch’io pensavo di impegnarmi abbastanza ma poi ho scoperto che potevo impegnarmi di più!


Completiamo tutti la terza riga

Tre bambini che prima erano in difficoltà hanno finito rapidamente.

  • Prima ho pensato poi ho tracciato le linee.
  • io mi sono ricordato il lavoro della volta scorsa.
  • io ho fatto gli stessi errori (insegnante: - No, hai fatto un solo errore).
  • Una bambina esprime stupore nei confronti di un compagno che, avendo superato le difficoltà che trovava, non le è sembrato contento del suo risultato.
  • ma io ero contento!
  • Ma allora perché hai detto al tuo compagno di banco ” Era meglio se facevamo male!”
  • Ma io scherzavo!

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